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Avevo 4 anni quando per la prima volta notai una fotografia di Dalidà sulla copertina di una rivista di mia madre.
“Com’è bella!” pensai e poi il mio occhio cadde sulle parole “DOLORE” e “SUICIDIO”.
Corsi subito da mia madre per chiederle chi fosse quella donna e cosa le fosse successo; ricordo ancora le sue parole: “è una cantante che ha avuto una vita difficile, alcune persone a lei care purtroppo non ci sono più, per questo soffre”.
Certo, la sua descrizione era stata sintetica e approssimativa, ma in fondo io non ero che un bambino, non avrebbe mai potuto spiegarmi che gli uomini che aveva amato si erano suicidati e che anche lei anni prima aveva cercato la morte per cercare di raggiungere uno di loro, il suo grande amore, Luigi Tenco.
Quel giorno è nata in me una grande curiosità, curiosità di capire, di scoprire, di conoscere.
Mi sono appassionato sempre di più a quei due grandi artisti, ho ascoltato le loro canzoni, ho guardato e riguardato i loro filmati, cercavo tutte le testimonianze sulla loro carriera e sulla loro vita.
Era come se tra me e loro ci fosse un legame.
Da adolescente mi sentivo tanto simile a Luigi Tenco, amavo il silenzio, i momenti di solitudine in cui mi perdevo nei pensieri e scrivevo.
Ho sempre desiderato essere un autore come lui, uno che non mette insieme le canzoni come fossero pezzi di un puzzle, ma che racconta una storia che ha dentro e che sente il bisogno e la voglia di condividerla con estrema sincerità attraverso la musica.
Proprio così, in un mondo fatto di riflettori, di apparenza e di tanta finzione, io sognavo di essere sincero, di raccontarmi attraverso le mie canzoni e cantarle con tutta l’anima.
Scrivere con la sensibilità e la verità di Luigi Tenco e poi salire sul palco e cantare con la sicurezza, la passione e il carisma di Dalidà.
In fondo sognare non costa nulla, nessuno poteva portarmi via i miei sogni, nessuno poteva essere davvero certo che non li avrei realizzati.
In tanti mi hanno deriso, per loro ero solo un giovane sognatore illuso e forse per un lasso di tempo ho anche dato peso ai loro pensieri, purtroppo errori come questo si compiono, ci si lascia tarpare le ali, ci si lascia chiudere la bocca, ci si lascia scoraggiare e poi…”Poi un bel giorno dire basta e andare via…Ciao Amore…Ciao”